Viaggio alla Scoperta dell'India Gandhiana #2
Sevagram, Wardha (Maharashtra) - 26/27 marzo 2024
Benché affaticato dalla forsennata ‘battaglia dei colori’ per le strade di Vrindavan e da oltre mille chilometri di treno, giungo a Sevagram, Wardha, al colmo dell’emozione. Qui vissero per anni Gandhi e Kasturbai, insieme ai loro innumerevoli ospiti e collaboratori; qui giunse e prestò servizio Lanza del Vasto nel ‘37; qui incontro il prof. Siby Joseph, direttore dell’Archivio Storico e Centro di Ricerche per Studi Gandhiani Sri Jamnalal Bajaj (https://sevagramashram.org.in/index.php/library-and-research-centre-2/), emerito e arguto intellettuale di spessore internazionale, traduttore e custode di vari scritti di/su Shantidas, tra i pochi in tutto il continente asiatico. Scopro che Sevagram (qui un’interessante ricostruzione storica: https://jbmlrcgs.blogspot.com/2023/04/founding-of-ashram-at-segaon-1936.html?m=1) non è piú ormai tanto un āshram (nonostante le maestranze che al mattino si affaccendano a raccogliere le foglie), quanto un sito sotto tutela del patrimonio nazionale. Oltre ad ospitare conferenze e visitatori tutto l’anno, vi si producono e vendono abiti in pregiato khadi e si accudiscono alcune dozzine di candide vacche. Ogni sera alle 18 si celebra la preghiera interreligiosa, seduti per terra su stuoie distese davanti ai cuscini e allo schienale usati dal Mahatma: Daimoku, Isha Upanishad, Srimad Bhagavat Gita, Santo Corano, Padre Nostro, Japji Sahib, preghiere Jaina e letture dai testi di Bapu si susseguono al tramonto in un momento di accorato raccoglimento. Scimmie con faccia nera e coda lunga giocano a rincorrersi tra gli arbusti.
https://iris.unimol.it/handle/11695/127192